IL CANTO DELLA SIRENA

Intervista a Manuela Galasso e Sara “Rossina” Tommasini

di Elisa Heusch

INTERVISTA – Lo scorso 22 settembre è uscito il brano “Il canto della Sirena”, scritto e composto da Manuela Galasso, interpretato alla voce da Sara “Rossina” Tommasini, ed io ho avuto l’onore di poterle intervistare entrambe alcune settimane fa, per farmi spiegare come sia nato e si sia sviluppato questo brano, che risulta di un genere per così dire insolito per queste due artiste livornesi.

MANUELA GALASSO

Manuela è stata la prima a rivelarmi in dettaglio la nascita e lo sviluppo del brano.

Mi ha spiegato che…

Manuela:- ” nonostante il mio background, l’interesse principale è sempre stato fin dagli esordi il rock ed il metal, il genere cosiddetto ambient o chillout mi ha sempre affascinata, e perciò era da parecchio tempo che pensavo di realizzare un progetto di questo tipo”.

Dal pensiero alla realizzazione; ma perché proprio adesso questo cambio di stile?

Manuela:- “Questa virata di stile era già visibile nel caso del brano “Pirati e Fantasmi”, inciso con il mio vecchio gruppo ed edito nel 2011 dalla Videoradio. Anche nel 2016 avevo continuato a seguire, in parte, tale scia come solista. Ma ciò che in questa fase ha davvero prevalso è stato il forte bisogno di staccare, di dare vita ad un cambiamento vero e proprio e piuttosto radicale.

Questo è un brano atipico, nel senso che non è una vera e propria canzone: la base musicale è più quella di una soundtrack (colonna sonora), mentre la parte del testo della canzone è cantautorale; sei d’accordo?

Manuela:- “Le ambientazioni fantastiche o fantasy mi hanno sempre affascinata, ma in questo caso è stata fondamentale nella scelta del brano la voce di Sara Tommasini, in arte Rossina, che con la sua timbrica eterea e fatata e la sua interpretazione completamente centrata, ha reso quasi reale questa creatura protagonista che è una fantastica sirena, con la quale ho immaginato di parlare. Anche mentre facevo metal comunque ho sempre ascoltato questi differenti generi musicali, verso i quali rivolgo ora la mia attenzione, e dai quali è sfociato questo pezzo. Diciamo che è contenuto, o è il risultato di ogni mio retaggio” .

Per quanto riguarda la lavorazione del brano, che mi dici? Com’è stata?

Manuela:- “Interessantissima, non ho messo mano alla chitarra ma ho solo curato la parte delle idee musicali, assemblate poi da Fausto Marrucci che l’ha prodotta; ma un altro aspetto molto stimolante è stato oltretutto quello di guidare la voce di Sara, con i cori, i contro-cori e tutte le sfumature che ne sono conseguite. Non meno interessante la stesura del testo, dal quale emerge il dialogare con questa sirena – creatura quasi mitologica – come se fosse reale.”

Anche se la gestazione è stata più lunga del previsto, a causa dei blocchi imposti dalla pandemia, la grinta e la volontà delle due artiste hanno prevalso, e il brano ha visto la luce il 22 settembre, giorno dal quale è stato reso disponibile su tutte le piattaforme di musica digitale, ed ascoltabile inoltre su entrambe le loro pagine Facebook. Il relativo video è invece visibile sul canale Youtube di Manuela Galasso, al seguente link:

MANUELA GALASSO E SARA TOMMASINI

Sono passata poi a rivolgere alcune domande a colei che ha prestato la propria voce al brano, ovvero Sara Tommasini, detta ‘Rossina’, la quale subito mi ha raccontato di essersi trovata in enorme sintonia con Manuela fin dalla prima volta in cui si sono viste [ed in effetti sono stata io a fare da tramite tra le due, in quanto sapevo che Manuela stava cercando una cantante che potesse avere una timbrica idonea a questo suo particolare brano], e anche in grande feeling dal punto di vista umano e personale, oltre che musicale.

Com’è andato il vostro primo incontro ?

Sara:- “Manuela mi ha chiesto, così su due piedi, di provare a cantare il pezzo dal vivo, perché dalle registrazioni non avrebbe reso allo stesso modo e non avrebbe potuto rendersi del tutto conto delle sfumature della mia vocalità, e sembra che io l’abbia immediatamente conquistata, perciò da quel momento siamo partite con il nostro percorso comune; la voglio anzi ringraziare perché da musicista di una certa esperienza, durante le prove mi ha aiutata molto con il tempo ed una serie di altre accortezze da mettere a punto. Ci siamo divertite a trovare le voci e dopo la registrazione l’ho sentita talmente entusiasta del risultato ottenuto – mentre io ero più critica con me stessa, come del resto faccio abitualmente – che questo suo entusiasmo ha reso appagata anche me.

Sembra esigente Manuela; com’è stato condividere con lei questo bellissimo progetto?

Sara :- “Costruttivo. A maggior ragione per il fatto che Manuela non è certo una che ‘ si accontenta’, se anche un solo sospiro non lo sentiva perfetto, lo diceva schiettamente e ripartivo da capo! La sirena di per sé è una figura che mi è sempre piaciuta, e in più ho percepito nel testo un aspetto mistico che ha catturato la mia attenzione e l’ho sentito appartenermi, quindi le avrei chiesto di farmi fare almeno un coro, anche se non le fossi sembrata del tutto adatta alla sua idea, mentre alla fine mi ha fatto interpretare l’intero brano con mia enorme gioia.”

Anche Sara viene da altri generi (dark e metal), ma ha saputo adattarsi bene a questo pezzo che, pur essendo a sé, è anche molto moderno e versatile, e potrebbe essere idoneo per diversi tipi di ascolto e situazioni, che potrebbero andare dalla serie tv di stampo medievale, fino ad arrivare all’ ambito discoteca.

Sulla scia di quanto detto, la Rossina mi ha espresso il suo desiderio di continuare la collaborazione con la Galasso, che infatti sta proseguendo in questi ultimi mesi sempre più saldamente e con sempre maggiore feeling, in particolare attraverso la realizzazione di una serie di cover “atipiche”, in duo acustico chitarra/voce, ma con sperimentazione innovativa, i cui risultati sono diversi da quelli a cui siamo tutti più o meno abituati. Ne hanno già registrate e pubblicate diverse, tra le quali la cover di “Phenomena” presentata in occasione di Halloween, data alla quale entrambe si sentono particolarmente legate.

Parlando di eventuali pronostici di successo, questo brano ha rappresentato sicuramente una virata brusca e anche coraggiosa rispetto al background di Manuela, come lei stessa appunto ci ha spiegato, in quanto i suoi followers erano abituati ad altre sue “vesti musicali”; per questo presumibilmente non tutti potranno abituarsi immediatamente e gradire con lo stesso identico impatto il nuovo sound fin da subito, ma maggiormente in modo graduale e nella lunga distanza. La cosa importante è che il risultato finale corrisponde pienamente all’obiettivo che si era prefissata.

Ho chiesto infine a Manuela se ha intenzione di continuare ancora sulla scia di questo genere, ma – date le variabili che dovrà affrontare e analizzare – non ha potuto darmi una risposta certa, anche se mi ha rivelato che tale voglia ci sarebbe eccome!

Facciamo ad entrambe il nostro in bocca al lupo per il loro percorso, sia individuale che come duo.

*Le immagini di Manuela Galasso che trovate allegate all’articolo sono state da me scattate ad inizio 2020, proprio in vista dell’uscita del brano “Il canto della Sirena”.

*Il ritratto di Sara nella foto ‘doppia’ è stato invece scattato da Davide Giova.

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